I Cantucci toscani sono dei pasticcini secchi tipici della regione Toscana precisamente di Prato. Infatti vengono chiamati anche biscotti di Prato o biscotti Etruschi.
Si presentano abbastanza croccanti, leggermente friabili, piacevoli da mangiare da soli ma ottimi inzuppati nel vinsanto.
A livello nutrizionale, non hanno molti zuccheri e assolutamente zero grassi, si può aggiungere un cucchiaio di olio toscano per agevolare la lavorazione ma la vera ricetta è senza burro e senza strutto. Le mandorle sono un ingrediente fondamentale anche perchè già di loro cacciano una sostanza oleosa, infatti è consigliato di usare quelle non tostate e con tutta la pellicina.
Vediamo insieme come prepararli.
Ingredienti:
- 350 g di farina più ancora un po’ per la spianatoia
- 3 uova
- 1 tuorlo per spennellare
- 1 bustina di ammoniaca per dolci o un paio di cucchiaini di lievito o un cucchiaino colmo di bicarbonato di sodio
- 150 g di mandorle
- 130 g di zucchero
- 1 cucchiaio di miele
- 1 cucchiaio di olio toscano
- 1 pizzico di sale
Procedimento:
Su una spianatoia mettiamo la farina con un il pizzico di sale e facciamo una fontana, mettiamo le uova al centro con lo zucchero, il miele e l’ olio e cominciamo a impastare il tutto prima con le dita o una forchetta e poi a piene mani.
Una volta ottenuto un composto omogeneo, con le mani e la spianatoia infarinata, allarghiamo un po il panetto e mettiamo al centro le mandorle, dopodichè reimpastiamo di nuovo il tutto per incorporare tutte le mandorle.
A questo punto formiamo due filoncini. Li adagiamo su una teglia con la carta forno e li schiacciamo un po’ con le dita. Spennelliamo con il tuorlo.
Mettiamo nel forno caldo a 180° per circa 15 minuti. Non devono essere cotti ma ben asciutti e devono aumentare un po di volume.
Tiriamo fuori dal forno e mentre sono ancora caldi tagliamo i filoncini con un coltello creando dei tozzetti di un cm e mezzo di spessore.
Rimettiamo tutti i tozzetti nella teglia e inforniamo di nuovo alla stessa temperatura per altri 15 – 20 minuti, devono essere dorati. Dopodichè sforniamo, facciamo raffreddare e gustiamo. Il giorno dopo sono più buoni ma mangiarne uno ancora caldo ci sta sempre.
Inzuppateli nel vinsanto e se siete astemi vanno benissimo anche la mattina nel latte o il pomeriggio nel tè o vicino al caffè.