
La Panna cotta è un dolce al cucchiaio famosissimo in tutta Italia, ma le sue origini sono piemontesi. E’ ottimo da servire come dessert alla fine di un pasto e per concludere un menu, il suo aspetto semplice fa si che risulti molto raffinato e quindi ideale per i nostri eventi eleganti ma anche come fine pasto quando abbiamo ospiti o come dolce della domenica.
E’ di facile realizzazione, occorrono pochi ingredienti e la sua compattezza è data dalla colla di pesce che si mescola insieme agli altri ingredienti. Non necessità di cottura in forno ma è importante il riposo in frigo, forse è l’ unica cosa più “difficoltosa” è l’ attesa per assaggiarla.
In genere si serve in piccoli stampini o in uno stampo unico come un budino o un bavarese, dato che ha caratteristiche simili a questi ultimi anche se molto più versatile.
Si può servire al naturale o guarnita con sciroppi o glasse alla frutta, caramello, cioccolato, granella di frutta secca o pezzi di frutta fresca. Io ho optato per le amarene sciroppate.
Si conserva in frigo anche per una settimana coperta da pellicola trasparente. Prepariamola subito!
Panna cotta
Ingredienti:
- 500 ml di panna liquida
- 6 g di gelatina in foglia (colla di pesce, 3 fogli)
- 70 g di zucchero ( se utilizzate la panna fresca, aumentate a 80-85 g )
- vanillina
- amarene sciroppate q.b
Procedimento:
Cominciamo con il mettere in acqua fredda la colla di pesce per circa 10 minuti. Nel frattempo in un tegamino facciamo sciogliere la panna con lo zucchero fino a ebollizione. Dopodichè togliamo dal fuoco e aggiungiamo la colla di pesce ammollata e strizzata. Mescoliamo bene e riempiamo degli stampini, io ho utilizzato quelli dei muffin in silicone. Facciamo raffreddare e poi mettiamo in frigo.
Dopo 5 ore già è pronta ma per sicurezza lasciare tutta la notte.
Prima di sformare, mettiamo lo stampino un po in acqua calda senza bagnare la panna e poi capovolgiamo su un piattino, se non dovesse staccarsi subito, pazientare 5 minuti tenendo lo stampino a testa in giù sul piattino.
E’ possibile prepararla in bicchierini di vetro e gustarla al suo interno senza bisogno di capovolgerla.
Guarnire a piacere con le amarene o altro, al momento che la servite a tavola.