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Pizza rustica di Pasqua

Pizza rustica di Pasqua
Pizza rustica di Pasqua

La Pizza rustica di Pasqua è un lievitato farcito tipico della cucina partenopea, chiamata comunemente “pizza chiena” o “piena”.

Non è una pizza chiena se al suo interno non ci sono salumi, formaggi e uova. L’ involucro può essere  una pasta matta senza lievitazione a base di farina e strutto oppure una base di pasta sempre preparata con strutto.

Molto calorica ma altrettanto buona e una volta all’ anno possiamo concedercela soprattutto a Pasqua dopo un periodo di Quaresima.

Gli ingredienti sono di facile reperibilità e che abbiamo quasi sempre in casa.

Vediamo come prepararla.

Pizza rustica di Pasqua

Ingredienti:

  • 450 g di farina per pane e pizza
  • 100 ml di acqua
  • 50 ml di latte
  • 1 cucchiaio di strutto
  • 10 g di lievito di birra secco o fresco
  • 2 cucchiaini di sale
  • 4 uova
  • 250 g di ricotta
  • 100 g di formaggi tagliati a cubetti
  • 300 g di salumi misti tagliati a cubetti

Procedimento:

Come prima cosa preparariamo l’ impasto, il guscio che andrà a contenere il ripieno.

Impastiamo a mano o con la planetaria tutti gli ingredienti con pazienza fino ad ottenere un composto elastico ed omogeneo.

Lasciamo lievitare un paio d’ ore,

Nel frattempo prepariamo il ripieno. Mescoliamo le uova con la ricotta con una frusta, poi aggiungiamo i salumi e i formaggi e mescoliamo.

Su una spianatoia dividiamo l’ impasto in due e con un mattarello creiamo due dischi come due pizze non troppo sottili.  In una teglia tonda con i bordi alti e unta di strutto, mettiamo il primo disco e versiamo tutta la farcitura. A questo punto copriamo con l’ altro disco e bucherelliamo.

Accendiamo il forno a 180° e quando ha raggiunto la temperatura inforniamo la nostra pizza piena per circa 40 minuti. Accertatevi che sia bella dorata e ben cotta sotto. Il ripieno rischia di inumidire troppo l’ impasto per questo attenzione alla cottura, non siate parsimoniosi. L’ impasto più è asciutto meglio è. Facciamo reffreddare la pizza su una gratella.

Il giorno dopo è ancora più buona. Si consiglia di prepararla il venerdi santo per poi consumarla a Pasqua oppure portarla al pic nic di Pasquetta.